Cotone organico vs cotone standard

Cotone organico vs cotone standard

COTONE ORGANICO VS COTONE STANDARD

Sempre più spesso si parla di cotone organico, una soluzione che, se venisse utilizzata dalla maggior parte delle aziende del settore della moda, potrebbe invertire sensibilmente la rotta dei cambiamenti climatici.

Vediamo però più nel dettaglio cosa si intende per cotone biologico, dove e come viene coltivato, quali sono le differenze e i vantaggi rispetto al cotone standard.

Innanzitutto il cotone organico o biologico è una fibra naturale che viene coltivata, prodotta, lavorata e certificata secondo gli standard agricoli biologici. La sua produzione sostiene la salute dell’ambiente, dell’ecosistema e delle persone, favorendo l’uso di processi e sostanze naturali piuttosto che artificiali, chimiche e tossiche.

Nella coltivazione di cotone naturale biologico, parassiti e piante infestanti vengono debellati tramite sistemi naturali o derivati da minerali, come aglio, acqua ossigenata, olio di neem e aceto.

In agricoltura convenzionale vengono utilizzate circa 900 sostanze per gestire i parassiti delle piante, gli agricoltori biologici hanno accesso solo a 25 prodotti sintetici.

Un altro aspetto fondamentale riguardante la coltivazione dei terreni è che la terra non viene sfruttata e poi abbandonata, ma entra in un regime di rotazione delle colture e viene irrorato con materie organiche.

Inoltre la defogliazione viene effettuata in moto naturale grazie agli agenti atmosferici, le tinture usate sono a basso impatto ambientale, ma soprattutto vige la garanzia di lavoro equo in tutta la filiera tessile e gli agricoltori sono tutelati contro il lavoro forzato e il lavoro minorile.
(In zone dove invece lo sfruttamento e la schiavitù sono all’ordine del giorno, ma di questo parliamo in un altro articolo del blog).

Purtroppo, la coltivazione di cotone biologico rappresenta oggi ancora meno del 2% delle coltivazioni mondiali di cotone, i principali produttori di cotone organico sono l’India (51%), seguita da Cina, (19%) Kyrgyzstan (7%) e Turchia (6%).

Il cotone biologico è davvero più morbido e traspirante del cotone standard? Questa è una domanda molto frequente. Teoricamente, non dovrebbe esserci alcuna differenza, seppure al tatto sia molto evidente: il cotone bio risulta sempre più morbido e liscio rispetto a quello tradizionale.

La nostra teoria, è che non essendo trattato con sostanze chimiche aggressive come candeggina e formaldeide, il cotone biologico sia più delicato al tatto rispetto al cotone standard

Infatti, non essendo stato trattato con sostanze pericolose e chimiche è anche ipoallergenico, dunque consigliato a chi soffre di allergie/irritazioni alla pelle.

L’ultima ma non meno importante statistica è che per produrre una t-shirt servono in media 2700 litri di acqua, secondo Vogue per produrne una in cotone biologico “solo” 243. Se la World Bank ha stimato che il 20% dello spreco globale di acqua è dovuto alla produzione di vestiti, questo sarebbe un grande primo passo per una rivoluzione dell’industria tessile.

Secondo noi di Limitlex, è importante essere consapevoli dei capi d’abbigliamento che si acquistano, per questo abbiamo scelto di creare prodotti che godono dei certificati del settore.

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Grazie per l’attenzione, vi lasciamo una grafica che riassume i vantaggi del cotone biologico rispetto a quello standard.

Ringraziamo www.vestilanatura.it per l’infografica e l'ispirazione per scrivere questo articolo.

 


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